Pubblicato il 6/1/2021 Davide Cutugno
Cari tutti, in molti vi (e ci) state chiedendo quali siano le disposizioni di legge in merito all’escursionismo in zona arancione. A novembre la Lagap (Libera Associazione Guide Ambientali Escursionistiche Professioniste) ha chiesto a suo tempo al Ministero della Salute delucidazioni non solo per lo spostamento delle Guide che operano professionalmente (detto più semplicemente, che ci lavorano), ma anche per i clienti che intendano spostarsi in altro comune per poter partecipare ad una escursione.
La risposta è arrivata dall’Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ministero della Salute che ha chiarito, in una articolata missiva, come per la guida, l’attività risulti, come pensavamo, lavorativa “senza se e senza ma”; chiarisce inoltre come gli spostamenti intercomunali per partecipare ad una escursione, per i nostri clienti siano legittimi – ancorché sconsigliati – qualora nel loro Comune di residenza non vi siano attività organizzate di escursionismo. Sappiamo che in molte zone urbane è oggettivamente impossibile che si possano organizzare attività di escursionismo per cui i clienti potranno spostarsi per frequentarle, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento.
Alla luce di questo, i partecipanti possono compilare la loro autocertificazione tenendo conto di quanto detto qui sopra.
L’articolo cui facciamo riferimento è QUI.
La missiva del Ministero può essere richiesta dai nostri clienti a info@camminesploratori.com
Per le altre guide, o curiosi in generale, la richiesta può essere inoltrata a segreteria@lagap.org
Abbiamo sempre osservato alla lettera i protocolli che Lagap, dopo averli depositati al Mibact richiede alle guide associate di rispettare, nessuno più dei nostri partecipanti può confermare questo.
A margine, riteniamo altresì che, ancora una volta, il governo si “dimentica” dell’esistenza delle Guide Ambientali Escursionistiche, del loro ruolo oggi più che mai importante ai fini delle attività all’aria aperta che risultano essenziali in un periodo come questo. Non ci siamo mai nascosti dietro situazioni di comodo, come lavoratori esigiamo che la nostra figura non sia classificata come un “gioco” o “un passatempo”.