pubblicato il 3/1/2021 – Davide Cutugno

Ci troviamo a Grotte Santo Stefano, fino al 1927 comune ed ora frazione di Viterbo. Da qui parte un interessante giro intorno alle ben poco note campagne di Ferento.
Si parte nei pressi della stazione e si prende la strada di campagna che porta al piano delle Monache. Si fa una lunga camminata e intanto si possono osservare le magnifiche campagne e i pascoli di questa zona.
Si arriva al torrente Vezza, lo si guada, e si arriva alle pendici del monte Piombone. Su un versante di questo colle, di’inverno, si possono osservare alcune grotte, probabilmente delle miniere di ferro.
Di qui infatti, nascosta dalla fitta vegetazione, e nei pressi del fosso di Acquarossa, si scorge e si può visitare un enorme complesso industriale, una antica ferriera attiva nel XVII secolo.
Per terra possiamo trovare gli scarti del ferro lavorato. Si attraversa il fosso e si entra nella proprietà Vergati, si attraversa tutta la fattoria, si esce dal cancello e ci si dirige nel complesso monumentale di Ferento con il suo magnifico teatro, gestito dall’associazione Archeotuscia Onlus.
Finita la visita, si prosegue dapprima ancora nel terreno della famiglia Vergati per osservare, nel mezzo di un campo, la sagoma di un antico anfiteatro, quindi in località il Talone; a sinistra scorre ancora il Vezza e passando su un piccolo sentiero seminascosto si arriva facilmente alle mura di una diga con una mola.
Poco distante si guada nuovamente il Vezza, in località Grotte Rubina, dove si scorgono alcune piccole attività sulfuree (presenti in maniera più consistente qualche centianio di metri più a nord) e si arriva in località Poggio dell’Ulivo. Da qui parte una strada vicinale che ci riporta dritta alla stazione di Grotte.
Bellissima escursione, molto facile ma che richiede l’attraversamento di ben tre guadi. Qui le raccomandazioni sono diverse:l’antica ferriera è un rudere abbandonato da secoli, per cui un modo prudente per visitarla è queòllo di girarle intorno in senso antiorario fino al Vezza. Evitare di entrare negli edifici o sotto gli archi delle porte. Il terreno tra l’Acquarossa e Ferento (incluso il teatro e l’anfiteatro) sono proprietà private, per cui chiedere autorizzazioniper il passaggio. La necropoli del talone presenta scavi e pozzi aperti. La zona di Grotte Rubina è l’inizio della solfatara, ed anche se l’attività è minima, è buona cosa attraversare questo punto senza indugiare troppo. Non adatta ai bambini.
Il video di questa escursione è disponibile sul nostro canale Youtube http://www.youtube.com/c/Camminesploratori
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